Il piano di finanziamenti e agevolazioni “Fondo Impresa Donna” previsto dal Governo ha l’obiettivo di avvicinare le donne al mondo dell’imprenditoria, incentivando l’apertura di nuove attività, l’attuazione di progetti innovativi per il mercato e lo sviluppo delle imprese femminili già in essere.
Il Governo ha recentemente previsto un incentivo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero per gli investimenti riguardanti la ristrutturazione e l’acquisto di beni e servizi per le farmacie con titolari donne.
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Di seguito i dettagli.
AGEVOLAZIONE
Gli strumenti agevolativi di Fondo Impresa Donna si dividono in due linee:
– agevolazioni per le nuove imprese;
– incentivi per le imprese già esistenti.
Per le nuove imprese costituite da meno di 12 mesi l’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto:
– pari all’80% delle spese ammissibili per progetti fino a 100.000 euro (contributo massimo di 50.000 euro).
– pari al 50% delle spese ammissibili per progetti da 100.000 euro e fino a 250.000 euro.
Per le donne disoccupate la percentuale massima di copertura sale al 90%.
Per le imprese già esistenti, gli incentivi si differenziano a seconda dell’anno di costituzione e per tipologia di spesa.
Il limite massimo di spese ammissibili è di 400.000 euro.
– Per le imprese costituite da 12 mesi a 36 mesi l’incentivo si struttura come segue:
– 50% contributo a fondo perduto
– 50% finanziamento agevolato di 8 anni a tasso zero (copertura fino all’80% delle spese ammissibili).
– Per le imprese costituite da oltre 36 mesi l’incentivo si struttura come segue:
– 50% contributo a fondo perduto
– 50% finanziamento agevolato di 8 anni a tasso zero
(Le spese di capitale circolante sono agevolate solo con il contributo a fondo perduto, mentre quelle di investimento anche attraverso il finanziamento agevolato).
BENEFICIARI
Il Fondo è volto a sostenere imprese femminili di qualsiasi dimensione, con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, già costituite o di nuova costituzione, appartenenti ai seguenti settori:
– produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
– fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
– commercio e turismo.
Il Fondo si rivolge a 4 categorie di imprese beneficiarie a prevalenza femminile:
– società cooperativa e società di persone in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60% dei componenti la compagine sociale;
– società di capitale le cui quote di partecipazione spettino almeno a due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne;
– imprese individuali la cui titolare è una donna;
– lavoratrici autonoma. PROGETTI AMMISSIBILI Le spese ammissibili al programma di investimento sono le seguenti: – immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa; – immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata; – servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale; – personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda; – esigenze di capitale circolante nel limite del 20% delle spese complessivamente ritenute ammissibili, coerenti con l’iniziativa e per il pagamento di materie prime, sussidiarie, materiali di consumo; – servizi di carattere ordinario, strettamente necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa; – godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing; – oneri di garanzia. Sono ammissibili le sole spese che risultino sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda. Per realizzare le iniziative si hanno a disposizione 24 mesi dalla concessione dell’agevolazione. TEMPI E NOTE Le domande seguiranno una procedura valutativa a sportello da parte di Invitalia. L’apertura dei termini, le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal Ministero dello sviluppo economico con successivo provvedimento.
– lavoratrici autonoma. PROGETTI AMMISSIBILI Le spese ammissibili al programma di investimento sono le seguenti: – immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa; – immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata; – servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale; – personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda; – esigenze di capitale circolante nel limite del 20% delle spese complessivamente ritenute ammissibili, coerenti con l’iniziativa e per il pagamento di materie prime, sussidiarie, materiali di consumo; – servizi di carattere ordinario, strettamente necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa; – godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing; – oneri di garanzia. Sono ammissibili le sole spese che risultino sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda. Per realizzare le iniziative si hanno a disposizione 24 mesi dalla concessione dell’agevolazione. TEMPI E NOTE Le domande seguiranno una procedura valutativa a sportello da parte di Invitalia. L’apertura dei termini, le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal Ministero dello sviluppo economico con successivo provvedimento.